Ecco i trailers originali delle prossime puntate di Lost (in onda su Raidue martedì 27 Marzo, in prima serata):
2×13 – Il lupo
Ecco i trailers originali delle prossime puntate di Lost (in onda su Raidue martedì 27 Marzo, in prima serata):
2×13 – Il lupo
Titolo originale: Fire+Water
Data originale di tramissione: 25 Gennaio 2006
Scritto da: Adam Horowitz & Edward Kitsis
Diretto da: Jack Bender
Centric: Charlie
Giorni dal disastro aereo: 52-54
Promo: http://www.youtube.com/watch?v=wLByp8lUx0c
Riassunto: Lost-italia
Fatti salienti:
– Charlie ha visioni/sogni ad occhi aperti che lo inducono a pensare che Aaron sia in pericolo;
– Durante una di queste allucinazioni, Charlie incoscientemente prende Aaron e lo porta in riva al mare: Claire si infuria con lui;
– Charlie chiede consigli a Locke (al quale giura di non fare più uso di eroina) e a Eko, che lo induce a battezzare il bambino per proteggerlo;
– Locke scopre che Charlie è ancora in possesso dell’eroina trovata nelle statuette e decide di trasferirsi vicino alla tenda di Claire;
-Charlie appicca un fuoco vicino alla spiaggia per distrarre gli altri naufraghi, prende Aaron dalla culla e si dirige verso il mare; Locke lo raggiunge, si fa restituire il bambino e colpisce Charlie con tre pugni;
– Aaron e Claire ricevono il battesimo da Eko.
Titolo originale: The hunting party
Data originale di tramissione: 18 Gennaio 2006
Scritto da: Elizabeth Sarnoff & Christina M. Kim
Diretto da: Stephen Williams
Centric: Jack
Giorni dal disastro aereo: 51
Promo: http://www.youtube.com/watch?v=QsHy_X84Yc8
Riassunto: Lost-italia, PatriotResaurce (ingl.)
Fatti salienti:
– Michael ruba un fucile dall’armeria e va in cerca di Walt nella giungla;
– Jack, Locke e Sawyer partono armati alla ricerca di Michael;
– Jack, Locke e Sawyer vengono circondati dagli Altri: l’uomo che ha rapito Walt li avverte di non varcare mai più la “linea di confine” stabilita in quel punto;
– Kate è fatta prigioniera dagli Altri, che la liberano in cambio delle armi di Jack, Locke e Sawyer;
– Jack sonda presso Ana Lucia la possibilità di formare un esercito.
Venerdì 16 marzo l’ultimo servizio del Tg5 delle ore 20 era dedicato al lancio dell’ultima pubblicità di Chanel Rouge Allure.
In esso, oltre alle immagini del commercial, veniva raccontata l’idea di base: riprendere una celebre scena del film “Il disprezzo” (1963), in cui Brigitte Bardot, sdraiata sul letto e coperta solo da un lenzuolo bianco, chiede al suo compagno Michel Piccoli se gli piacciono le sue labbra e farla interpretare alla modella Julie Ordon, sulle note di “Contempt-Theme de Camille”, del compositore Delreu.
Per la serie: commistione tra pubblicità e contenuto redazionale, sapete quale è stato il primo spot trasmesso dopo il suddetto Tg5 ?
Indovinato.
L’8 e il 9 aprile del 2006 si sono tenute le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento italiano. La contesa elettorale è stata definita da più parti come una delle più combattute degli ultimi anni e ha ovviamente coinvolto l’intero panorama dei mezzi di comunicazione, non senza vibranti polemiche dall’una come dall’altra parte.
La campagna elettorale, regolata dalle norme previste dalla par condicio, ha mantenuto toni piuttosto accesi durante tutta la sua durata, a partire da inizio anno, seguendo per molti versi le direttrici di quelle degli anni precedenti: affidamento della programmazione e della coordinazione ad appositi staff operativi che affiancano i vertici politici, ingenti spese destinate al finanziamento dell’azione di propaganda, grande mobilitazione dei mezzi di comunicazione, televisione in primis.
Contemporaneamente, però, c’è stato spazio anche per alcune innovazioni: la presenza attiva sul territorio è stata parzialmente riscoperta (anche se mai era stata abbandonata), i comizi hanno acceso le piazze delle principali città, i leader politici hanno intrapreso un giro della penisola per incontrare personalmente gli elettori. Ogni iniziativa è stata accuratamente ripresa, ritrasmessa e in tal modo promossa dai mass media, secondo la logica della spettacolarizzazione: la partenza dei mezzi di trasporto (assolutamente variegati, dal camion all’autobus) con politici annessi è stata celebrata ampiamente.
Allo stesso tempo i vari candidati hanno iniziato il consueto girovagare mediatico, ricercando la costante sovraesposizione pubblica, non soltanto nei tradizionali salotti ove va in onda la scena politica (si pensi all’intervento telefonico di Berlusconi in un programma di intrattenimento radiofonico quale Viva radio2).
Ma la principale innovazione dal punto di vista televisivo è senza dubbio stata il duello-dibattito tra i due candidati alla carica di premier, secondo regole prestabilite circa tempi e modalità delle domande e delle risposte, ad imitazione del modello americano dei duelli tra Bush e Kerry. È stata, questa, una ulteriore dimostrazione della rincorsa a modelli di comunicazione spettacolare e trasformata in show mediatico: gli ascolti registrati sono stati elevatissimi.
La campagna elettorale ha nel complesso rilanciato il fenomeno dell’affissione, più nella quantità che non nella qualità. I cartelloni in formato stradale 6×3 si sono confermati in termini numerici rispetto al recente passato, mentre un discreto aumento hanno registrato i cartelloni destinati ai muri; soprattutto si è riaccesa la competizione per contendersi il presidio degli spazi di affissione: con l’apporto ditte professioniste i partiti hanno cercato, per quanto possibile in termini finanziari, di sopraffare la parte avversa nella copertura dei luoghi cittadini.
Ciò si è concretizzato in consistenti stratificazioni di manifesti e in affissioni spesso non regolamentari, che hanno costretto le autorità comunali ad intervenire.
alteRægo proporrà un’analisi in varie puntate del panorama cartellonistico che ha colonizzato i muri e le strade delle città italiane, mettendo in evidenza analogie, differenze, rapporti con la tradizione del nostro Paese, efficacia e peculiarità di un medium ancora poco analizzato: il manifesto politico.
(1 – Continua)
Con questo commercial la Dove lancia la campagna “Per la bellezza autentica”: un’iniziativa volta ad affrancare il concetto stesso di Bello dal riferimento a modelli precostituiti, tanto perfetti quanto vuoti, che il mondo dei media propone come valori irrinunciabili.
“Per troppo tempo l’idea e i canoni della bellezza femminile sono stati condizionati dal confronto con modelli forzati. In Italia il dato emerso dalla nostra ricerca è inquietante: il 34% della ragazze tra i 15 e i 17 anni soffre di disturbi di origine alimentare. La campagna globale Dove Per la Bellezza Autentica ha lo scopo di cambiare la situazione attuale e offrire un’idea più ampia, più sana e più democratica di bellezza” (www.perlabellezzaautentica.it)
Ma alla fin fine il dilemma resta insoluto: un serio proposito di inversione di rotta, o l’ennesimo modo di sfruttare l’anoressia a fini commerciali?