Lost – Promo 2×23 & 2×24

30 04 2007

Ecco il trailer originale di “Vivere insieme, morire da soli”, la doppia puntata in onda su Raidue martedì 1 Maggio (in prima serata) che chiude la seconda stagione di Lost:

2×23 & 2×24 – Vivere insieme, morire da soli

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Analisi di una pubblicità

28 04 2007

 Questo è uno degli spot televisivi realizzati da Vodafone nell’ambito della sponsorizzazione della UEFA Champions’ League, il massimo evento calcistico a livello europeo: si tratta di una campagna mono-mezzo e multisoggetto (esistono infatti diverse varianti, molto difficili da reperire in rete, una la potete trovare qui)

Ecco un’analisi dell’idea creativa che sta alla base di questi messaggi.

ANALISI GENERALE 

Innanzitutto, una descrizione degli spot: dai campi di calcio di tutta Europa, dove si giocano le partite della Champions’ League, alcuni tifosi dalle dimensioni lillpuziane raggiungono i tifosi che non sono allo stadio (perchè impegnati in altre attività, dalla spesa alla cenetta romantica) per non far mancare loro l’atmosfera e il calore del match e per aggiornarli sull’andamento della propria squadra.

Con questa campagna pubblicitaria, Vodafone, dopo aver acquisito i diritti in ambito di telefonia per questa competizione, promuove l’offerta di aggiornamenti in tempo reale e possibilità di visualizzare gli hi-lights delle partite direttamente sul proprio cellulare.

Come ogni messaggio, anche questo si basa su una promessa materiale (main promise), ovvero il vantaggio che è promesso al consumatore in cambio della sua adesione alla proposta: “Potrai goderti lo spettacolo della Champions’ League ovunque tu sia, anche non allo stadio”.

Essa è premessa per l’avverarsi di una promessa psicologica: in questo caso, la libertà dai condizionamenti e l’autorealizzazione a vari livelli. Inoltre, è supportata da una reason why (l’elemento razionale di sostegno alla promessa): come dice lo slogan, Vodafone ti porta la Champions’ League ovunque tu sia.

LETTURA RETORICA 

Dal punto di vista retorico il discorso argomentativo (logos) si basa su un entimema (procedimento deduttivo analogo al sillogismo, fatta salva la semplice verosimilgianza delle premesse: Chi non può fare il tifo per la propria squadra soffre —> Vodafone fa sì che sia la partita a venire dal tifoso/consumatore —> Vodafone non fa soffrire i tifosi/consumatori.

L’ethos (il modo di porsi dell’emittente del messaggio) è legato alla premura e all’attenzione che Vodafone riserva ai propri clienti; il pathos (le emozioni suscitate presso il pubblico) è dato da gioia, soddisfazione, esaltazione (tipica del tifoso).

L’accordo con l’uditorio, tipico della retorica, avviene su presunzioni: l’amore vero è quello che più dura (e quindi quello verso la propria squadra del cuore); su valori (mascolinità e virilità, legati al calcio); su gerarchie (tifare per la propria squadra è più importante che dedicare tempo ad altre persone e attività); e su luoghi comuni (l’importante non è vincere, ma partecipare, nel senso di “essere partecipi”).

LETTURA NARRATOLOGICA 

Applicando allo spot una lettura narratologica sul modello di Greimas riformulato, tra gli altri, da M. Vecchia, si può individuare un destinante buono (Vodafone) che manda un aiutante (i piccoli tifosi in miniatura) che fornisce al protagonista (il tifoso) lo strumento magico (cioè la possibilità di vedere e seguire le partite sul proprio cellulare) che gli consente di giungere al valore promesso (l’esaltazione); di contro, un destinante cattivo (una serie di doveri e obblighi imposti da società, morale, buonsenso, convenzioni) attraverso un oppositore (di volta in volta, la fidanzata, la moglie, …) dà al protagonista un consiglio erroneo (“Non guardare la partita, dedica tempo a me”) che lo conduce al disvalore (perdersi lo spettacolo e non supportare la propria squadra).

Si possono individuare, fra quelle proposte da R. Cialdini, le armi della persuasione sfruttate dal messaggio pubblicitario: l’identificazione (nel tifoso che è costretto a rinunciare alla partita), la simpatia (dell’emittente, ma anche dei personaggi lillipuziani) e (anche se Cialdini non la cita) la complicità.

COMPETENZA LINGUISTICA E COMPETENZA ENCICLOPEDICA

Il messaggio, di non difficile ma nemmeno immediata decodifica, chiama in causa vari ambiti di riferimento e implicazione culturale: da “Gulliver” all’immagine (tipica dei cartoon) del diavoletto che si posa sulla spalla dei personaggi e prova ad influenzarne in senso negativo le decisioni, passando per l’immaginario calcistico (si pensi all’uso dei videofonini per immortalare le emozioni degli stadi; inoltre, Vodafone è lo sponsor ufficiale dell’Arsenal, squadra che partecipa alla Champions’ League).

Infine, una possibile lettura erronea (o “inquietante”, o “aberrante”) del messaggio pubblicitario: i piccoli tifosi possono essere interpretati, visto anche l’atteggiamento del protagonista nei loro confronti, come fonte di seccatura, disturbo e imbarazzo. Risulta pertanto facile identificarli con il telefono cellulare: gli schiamazzi e le trombe dei mini-supporters diventano, per analogia, la suoneria del telefonino che suona nei momenti meno adeguati, sino a divenire una vera e propria ossessione (il gesto del protagonista che “schiaccia” il tifoso con un rotolo di carta igienica è analogo a quello dell’uomo che, seccato, spegne il cellulare).





Lost 2×22 – Tre minuti

27 04 2007

 

Titolo originale: Three minutes

Data originale di tramissione: 17 Maggio 2006

Scritto da: Edward Kitsis, Adam Horowitz

Diretto da: Stephen Williams

Centric: Michael

Giorni dal disastro aereo: 51-64

Promo: http://www.youtube.com/watch?v=_2pYY85ylaA

Riassunto: Lost-italia

Fatti salienti:

– Michael incita coloro che sono nel bunker ad un attacco immediato contro gli Altri: per quanto decisi allo scontro, Jack e gli altri naufraghi preferiscono prendere tempo, soprattutto per seppellire le due defunte;

– Michael tenta di convincere personalmente Jack che l’attacco deve essere condotto come dice lui, e vuole come compagni soltanto il dottore, Kate, Sawyer e Hurley: dopo le prime rimostranze iniziali, Jack acconsente;

– Sawyer ingaggia anche Sayid per la spedizione armata, ma Michael si oppone e convince l’Iraqeno a restare al campo;

– Eko, tornato al bunker, decide di insediarvisi e di premere il pulsante al posto di Locke; quest’ultimo, ormai totalmente disilluso nei confronti dell’isola, si libera definitivamente delle stampelle e della stecca che gli proteggeva la gamba;

– Mentre si recano al funerale di Libby e Ana Lucia, Sayid rivela a Jack di nutrire dei sospetti circa la buonafede di Michael, e prospetta al dottore un piano di riserva;

– Hurley viene convinto dalle parole di Michael e dalle emozioni del funerale ad unirsi alla spedizione contro gli Altri;

– Grazie ai flashback, si scopre che Michael è stato catturato dagli Altri, portato nel loro villaggio e imprigionato; ha potuto vedere Walt, ma gli è stato detto che per riaverlo avrebbe dovuto liberare Henry Gale e consegnare agli Altri 4 suoi compagni: Jack, Sawyer, Kate e Hurley (gli stessi che egli ha arruolato per la sua missione);

– Durante il funerale, i naufraghi scorgono qualcosa arrivare dal mare: è una barca a vela.

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Lost 2×21 – ?

25 04 2007

Titolo originale: ?

Data originale di tramissione: 10 Maggio 2006

Scritto da: Carlton Cuse, Damon Lindelof

Diretto da: Deran Sarafian

Centric: Eko

Giorni dal disastro aereo: 63-64

Promo: http://www.youtube.com/watch?v=WbAAxZp_4pE

Riassunto: Lost-italia

Fatti salienti:

– Jack, Sawyer, Kate e Locke giungono al bunker e trovano i feriti: per Ana Lucia non c’è più nulla da fare, mentre Libby è grave e Michael solo leggermente ferito; nessuna traccia di Henry Gale;

– Locke ed Eko si mettono sulle tracce del fuggiasco, ma Eko, una volta nella giungla intima a Locke di portarlo al “punto di domanda” che ha visto disegnato sulla mappa, dopo che una serie di visioni e sogni lo hanno convinto che questa è la cosa giusta da fare;

– Jack obbliga Sawyer a mostrare a Kate il nascondiglio dove tiene le armi; contrariamente a quanto i naufraghi pensassero, esso si trova nella tenda di Sawyer;

– Un ulteriore sogno spinge Eko ad arrampicarsi sulla rupe ove si trovava il beechcraft nigeriano prima di precipitare al suolo: da quell’altezza riesce a notare un grande punto di domanda segnato nel terreno proprio sotto all’aeroplano;

– Una volta spostato il beechcraft, Eko e Locke trovano una botola; apertala, scoprono un’altra stazione Dharma (la Perla), con alcuni monitor in cui vedono ciò che accade all’interno del Cigno, un tubo pneumatico di ignota destinazione e una videocassetta;

– Il nastro contiene le istruzioni per il progetto che si compie in quella stazione: bisogna monitorare, tramite le telecamere, ogni singolo momento della vita all’interno della stazione Cigno, compilando appositi quaderni da inviare a destinazione tramite il tubo pneumatico; il video svela inoltre che il compito svolto nel Cigno (cioè l’inserimento del codice nel computer) altro non è che è un esperimento psicologico;

– La visione del nastro provoca reazioni opposte: se Locke è ormai sfiduciato e crede di essere stato una sorta di cavia sino a questo momento, Eko dice di ritenere di assoluta importanza l’inserimento del codice, e afferma di volersene assumere l’incarico;

– Dopo aver ripreso conoscenza ed aver invano tentato di smascherare Michael, Libby muore.

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Lost – Promo 2×21 e 2×22

23 04 2007

Ecco i trailers originali delle prossime puntate di Lost (in onda su Raidue martedì 24 Aprile, in prima serata):

2×21 – ?

[attenzione: c’è uno spoiler (se lo cogliete) sulla sorte di uno dei personaggi]

2×22 – Tre minuti





Uniti dalla voce – #2

22 04 2007

Prosegue la rassegna dei personaggi della tv accomunati dal fatto che a prestare loro la voce è il medesimo doppiatore:

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Geoffrey Rush (La maledizione della prima luna, Pirati dei Caraibi), Gatto Giuliano (Kiss me Licia), Uan (Bim Bum Bam), Taz (Tazmania), Geronimo Stilton (tutte le “visible manifestations”) : PIETRO UBALDI

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Ash Katchum (Pokémon), Michelangelo (The Turtles), Gohan adulto (Dragonball), Petrie (Alla ricerca della valle incantata), Robin (Batman – cartone animato):

DAVIDE GARBOLINO

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Mark Green (E.R. -Medici in prima linea), Tim McManus (Oz), Fox Mulder (X-files), Jimmy Cooper (The O.C.), Holland Wagenbach (The Shield):

GIANNI BERSANETTI

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( 2- Continua)





Lost 2×20 – Due per la strada

21 04 2007

 

Titolo originale: Two for the road

Data originale di tramissione: 3 Maggio 2006

Scritto da: Elizabeth Sarnoff, Christina M. Kim 

Diretto da: Paul Edwards

Centric: Ana Lucia

Giorni dal disastro aereo: 62-63

Promo: http://www.youtube.com/watch?v=4lfCAF1XHUE

Riassunto: Lost-italia

Fatti salienti:

– Jack riporta Michael al bunker e gli presta le prime cure;

– Mentre i due si trovano a colloquio nella stanza adibita a prigione, Henry Gale aggredisce Ana Lucia tentando di strangolarla, per vendicare la morte di due suoi compagni (tra cui Goodwin) uccisi da Ana dall’altra parte dell’isola: la ragazza è salvata dal provvidenziale intervento di Locke, che tramortisce HG;

– Henry Gale confessa a Locke che la sua missione aveva come obiettivo proprio lui: non spiega, però, quale fosse il suo scopo;

– Ana Lucia “seduce” Sawyer con lo scopo di rubargli la pistola che vuole usare per uccidere Henry Gale: trovatasi faccia a faccia con il prigioniero, però, non trova il coraggio di giustiziarlo;

– Hurley porta Libby a fare un picnic sulla spiaggia, ma si dimentica di prendere il necessario: Libby si reca al bunker per recuperare una tovaglia e delle coperte;

– Una volta svegliatosi, Michael racconta ciò che ha fatto durante la sua assenza: ha trovato il campo degli Altri e li ha osservati a distanza; Michael racconta che gli Altri sono poveri, vivono in capanne, si cibano di pesce, hanno un bunker (“una porta stagna che conduce sottoterra”) che sorvegliano costantemente con le uniche due armi che hanno e dove Michael ritiene tengano prigionieri i bambini e gli altri rapiti (Michael dice di non aver visto nessuno di loro);

– Michael convince Jack e Locke che sia giunto il momento di affrontare gli Altri, che secondo lui sono molto deboli; i due si recano così da Sawyer per riprendersi le armi, lasciando Ana Lucia e Michael al bunker;

– Michael si fa consegnare la pistola da Ana Lucia con l’intento di sostituirsi a lei nel giustiziare Henry Gale; una volta ricevuta l’arma, tuttavia, esplode un colpo contro di lei, centrandola in pieno ventre;

– Sulla scena sopraggiunge Libby: Michael si volta e spara due colpi anche a lei; quindi apre la porta della stanza in cui è chiuso Henry Gale, si rivolge la pistola al braccio e si spara.

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Lost 2×19 – S.O.S.

18 04 2007

Titolo originale: S.O.S.

Data originale di tramissione: 12 Aprile 2006

Scritto da: Steven Maeda, Leonard Dick

Diretto da: Eric Laneuville

Centric: Rose & Bernard

Giorni dal disastro aereo: 61-62

Promo: http://www.youtube.com/watch?v=u2DNHOkUb9g

Riassunto: Lost-italia, Lost-media (ingl.)

Fatti salienti:

– Bernard tenta di coinvolgere gli altri naufraghi nel suo progetto di costruzione di una grande scritta S.O.S. sulla spiaggia, in modo da essere visibile da un aereo o da un satellite;

– Jack e Kate si inoltrano nella giungla per spingersi sino alla “linea di confine” e proporre agli Altri uno scambio di prigionieri: Henry Gale in cambio di Walt;

– Locke sembra disorientato dalle parole di Henry Gale circa il pulsante e pare indeciso se continuare o meno il compito nel bunker;

– Mentre si avventurano nella giungla, Jack e Kate finiscono in una trappola (probabilmente della Rousseau), ma grazie alla buona mira del dottore riescono a liberarsi;

– Rose ritiene di essere guarita dal male incurabile che la gravava prima dell’incidente aereo grazie ai poteri curativi dell’isola, che lei è sicura abbiano curato anche Locke;

– Il progetto di Bernard fallisce poichè non trova la collaborazione degli altri naufraghi e perchè, una volta saputo della guarigione della moglie, egli decide che non abbandonerà mai l’isola;

– Kate e Jack pernottano alla “linea di confine” in attesa di un incontro con gli Altri; alle urla di richiamo di Jack, l’unica risposta è il fruscio degli alberi che preannuncia l’arrivo di qualcuno: è Michael, visibilmente stordito e disorientato.

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Speed painting

17 04 2007

Un nuovo fenomeno si è ormai da qualche tempo diffuso per la rete e, oltre alla tradizionale dose di originalità tipica delle web-manie, reca con sè un’eccezionale portata di creatività artistica e sapere professionale. Si tratta dello speed painting, letteralmente “pittura veloce”, che consiste nel filmare la realizzazione di un progetto grafico senza alcuno stacco (quella che in gergo cinematografico si chiama take long: un’unica inquadratura prolungata dall’inizio alla fine), velocizzare il ripreso grazie all’aiuto dell’informatica (in modo da farlo durare pochi minuti) e infine pubblicare in rete il video così ottenuto.

Si tratta di un’esibizione dell’abilità personale dell’artista che ha inevitabilmente suscitato un progressivo fenomeno emulativo: su youtube non pochi sono gli esempi di quella che ormai pare essere divenuta una vera e propria competizione tendente a suscitare l’ammirazione del pubblico.

Esistono due tipi di varianti dello speed painting, legate alla tecnica di lavoro: una è quella tradizionale del disegno a mano libera, in cui vediamo impegnati arti e matita su supporto cartaceo; l’altra, ancor più spettacolare, è quella che si serve dei moderni (ma non troppo) programmi di grafica messi a disposizione dall’informatica: in questo caso, l’unico elemento che “tradisce” la presenza dell’autore è la freccetta del mouse, che vediamo compiere le operazioni sul monitor.

Non bisogna pensare a programmi troppo sofisticati: quelli utilizzati da questi artisti sono in dotazione su qualsiasi computer (ovviamente con l’apporto di una tavoletta grafica). Il più utilizzato è sicuramente Photoshop, ma basta guardare questo filmato per capire cosa si può fare con il semplicissimo Paint:

Uno schermo vuoto si popola di poche linee perchè sia sufficiente che da esse prenda forma un volto estremamente definito e preciso. Qui di seguito ecco altri esempi:

Scarlett Johansson

(sempre in tema Lost) Kate…

… e Sawyer

Thom Yorke

Ecco invece uno speed painting fatto a mano libera:

Bart Simpson

La domanda che sorge spontanea è: come si fa a realizzare questo tipo di creazioni? Innanzitutto bisogna precisare che la maggior parte degli autori di tali opere sono esperti di grafica o comunque personae che, per ragioni professionali o di semplice interesse, hanno acquisito una grande familiarità con i programmi utilizzati.

Qui si possono trovare alcuni video che hanno la pretesa di fungere da guide per spiegare alcuni passi del processo creativo.





Campagna elettorale 2006 – Lega Nord

16 04 2007

La Lega Nord ha da sempre investito molto, e anche in maniera estremamente consapevole, nel manifesto con finalità molteplici ed eterogenee: pure per un partito che mantiene un’impostazione basata sull’attivismo della base, diviene essenziale mantenere alta la mobilitazione e la fiducia di questo “popolo”. Storicamente, ciò è avvenuto presidiando i muri dei centri abitati (compresi i cartelli stradali, ricoperti di stickers) e rilanciando a suon di slogan la crociata contro “Roma ladrona”; inoltre, i manifesti sono stati utilizzati come locandine per promuovere tutta la serie di appuntamenti e adunate destinate ai Padani; infine, si sono sostituiti agli altri media per incrementare e diffondere il passaparola, vera arma a disposizione della Lega per accrescere le adesioni al movimento.

lega92.gif lega97.gif Qui a fianco, due manifesti datati rispettivamente 1992 e 1997

Per quanto dotati di una buona dose di originalità, i manifesti leghisti sono sempre stati tutt’altro che innovativi: estrema semplicità, povertà grafica, mancata omologazione al modello pubblicitario ne sono le peculiarità principali. Una caratteristica controcorrente rispetto ai tempi è l’assoluta predominanza della parola sull’immagine, spesso completamente assente: i caratteri cubitali, il testo blu su sfondo bianco, la concisione dello slogan, la parte bassa del manifesto destinata a nomi e simbolo si cristallizzano in un codice formale posto al servizio di una voluta fissità espressiva, che molti hanno descritto come specchio della cultura del tipico lumbàrd.

Il linguaggio è difatti molto essenziale, terra terra, a volte addirittura rozzo, e forse per questo efficace; si serve ampiamente di luoghi comuni, di parole facilmente traducibili in immagini e viceversa, di stereotipi consolidati, senza alcuna ricercatezza linguistica. La comunicazione ha tratti di perentorietà: nell’identificare il partito come emittente, nel proporre un fine comune (storicamente, l’autonomia settentrionale), nell’individuare un nemico nuovo rispetto alle tradizionali dicotomie ( la corruzione partitocratrica e, in seconda battuta, gli immigrati). Uno degli elementi di maggiore efficacia consiste nella capacità di condensare un concetto politico in un’unica parola: valgano, a titolo di esempio, le sineddoche “Roma”, “Nord”, “Africa”.

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Neppure in occasione delle elezioni 2006 la Lega Nord smentisce la propria filosofia comunicativa, mantenendo invariati stile ed impostazione grafica, in maniera da favorire l’immediato riconoscimento e l’avvio dei processi di identificazione ed appartenenza. Il simbolo campeggia in grandi dimensioni nella parte inferiore del manifesto, spesso accompagnato dall’invito “vota”. I messaggi sono introdotti da un forte invito, che richiama subito l’attenzione (“NO”; “STOP”), e consistono prevalentemente in appelli a rinnovare il sentimento comune del popolo padano verso tematiche sentite, dai matrimoni omosessuali alla identità etnica nelle sue diverse forme (immigrazione clandestina, voto agli immigrati, merci cinesi). Totalmente assente l’immagine, compresa quella del proprio leader, come da tradizione (peraltro Umberto Bossi, lo storico uomo-simbolo del movimento, è stato costretto a defilarsi dalla scena politica a causa di problemi di salute).

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